Vincolo Idrogeologico

Circa il 90% del territorio collinare e montano è sottoposto a vincolo idrogeologico ai sensi del Regio Decreto 30 dicembre 1923 n. 3267 "Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani" e del Regio Decreto 16 maggio 1926 n. 1126 "Regolamento per l'applicazione del R.D. 30 dicembre 1923 n. 3267".

La L.R. 21 aprile 1999 n. 3 "Riforma del sistema regionale e locale", modificata dalla L.R. 24 marzo 2000 n. 22 "Norme in materia di territorio, ambiente e infrastrutture - disposizioni attuative e modificative della L.R. 21 aprile 1999 n. 3”,  ha delegato la competenza in materia di vincolo idrogeologico ai Comuni o, in ambito montano,  alle Unioni Montane.

In base ad apposita Convenzione le procedure inerenti il vincolo idrogeologico per il territorio di competenza e per i comuni di Fiorano Modenese, Maranello, Prignano s/S e Sassuolo sono espletate dall’Ufficio Difesa del Suolo della Unione dei Comuni del Frignano Le procedure inerenti il rilascio di autorizzazione ai movimenti terra sono state semplificate dalla normativa regionale attraverso la creazione di tre differenti elenchi :

1)    le opere di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e di trasformazione degli ecosistemi vegetali, che comportano movimenti di terreno o modificano il regime delle acque, di cui all'Elenco 1 della Direttiva allegata alla Delibera di G. R. 1117/2000, sono soggette alla autorizzazione prevista dagli artt. 7 e seguenti del R.D. n. 3267/1923 ed alla relativa procedura, comprensiva della produzione di elaborati tecnici complessi;

2)    le opere di modesta entità, che comportano limitati movimenti di terreno, di cui all'Elenco 2 della allegata Direttiva, sono soggette alla presentazione di una comunicazione di inizio attività, corredata di relazione tecnico-illustrativa;

3)    le opere di più che modesta entità, di cui all'Elenco 3 della allegata Direttiva, sono eseguite senza alcuna forma di autorizzazione o comunicazione preventive.

E’ comunque prassi comune seguire, attraverso una forma di semplice comunicazione priva di allegati tecnici da inoltrare anche al competente Comando Stazione del C.F.S., anche i movimenti terra di più che modesta entità legati alle opere di cui all’elenco 3.

L’iter istruttorio è ben definito nella Delibera di G. R. 1117/2000 e viene espletato secondo modalità leggermente diverse per i vari Enti in convenzione, prevedendo sopralluoghi sul territorio in cola borazione con il Corpo Forestale dello Stato, rilascio delle Autorizzazioni e dei Pareri o Diniego; sono seguiti anche i casi di abusi, avvalendosi per i controlli della collaborazione dei competenti Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato, i quali provvedono a redigere il verbale di accertamento e ad erogare le sanzioni previste.

E’ previsto il pagamento di spese istruttorie, attualmente fissate  nella misura di €. 75,00 per le pratiche sottoposte ad autorizzazione (nuove opere da autorizzare, pareri per condoni, autorizzazioni in sanatoria, rinnovi) e di €. 40,00 per le pratiche sottoposte a sola comunicazione di inizio attività; sono esentate le istanze provenienti dai Comuni membri e dagli Enti in convenzione.

Per la presentazione delle istanze  e per approfondire l'argomento si rimanda alla pagina della relativa Modulistica e della CARTOGRAFIA DEL VINCOLO IDROGEOLOGICO.

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creato:sabato 23 maggio 2015
modificato:lunedì 10 dicembre 2018